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La Storia 2022

Progetto Polline – MiLiberiSe

Il Progetto Polline-MiLiberiSe trova la sua genesi nel lavoro, nelle competenze e nelle esperienze maturate, negli anni di attività, dalle realtà che si attiveranno per la sua realizzazione, negli ambiti di arte, cultura, spettacolo, didattica e sociale.
Al centro del progetto, la Casa del Teatro Sociale e la costruzione di un percorso di formazione teatrale, che si avvarrà di esperienze e percorsi formativi che hanno trovato riscontri positivi negli ultimi anni.

Esperienze che si sono avviate e realizzate con la partecipazione, il contributo e le competenze delle seguenti realtà: Le Belle Arti APS – Progetto Artepassante (Capofila del Progetto), il Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale-Università Milano Bicocca, le Carceri di Opera, San Vittore, Bollate e l’Istituto per minorenni C. Beccaria, l’Accademia di Belle Arti di Brera.

Il Progetto Polline-MiLiberiSe non è e non vuole essere solamente un laboratorio teatrale, ma uno spazio estremamente articolato.

Gli obbiettavi principali che il progetto si pone sono:

  1. Trasformazione e riqualificazione di uno spazio importante, ma in disuso, all’interno della stazione ferroviaria di Villapizzone del Passante Ferroviario di Milano.
  2. Interazione con il territorio circostante per contribuire alla riqualificazione di quest’area urbana.
  3. Radicamento sul territorio e ampliamento dell’offerta, per raggiungere nel tempo una salda sostenibilità economica.
  4. Coinvolgimento delle popolazioni marginali e fragili, Romaní, carcerarie (adulte e minorenni), studentesche (media superiore e università), migranti e delle periferie con le seguenti parole d’ordine: integrazione, recupero e partecipazione.
  5. Realizzazione, con le attività del progetto, di un’inclusione sociale e di un meticciato culturale, attraverso la creazione di attività che vedranno la partecipazione di gruppi misti di popolazioni.
  6. Creazione nello spazio prescelto di un hub sociale, multidisciplinare e condiviso.
  7. Offrire ai soggetti convolti opportunità professionali, culturali e didattiche.
  8. Combattere la dispersione scolastica.
  9. Fare di questo progetto un prototipo da “esportare” in altre aree urbane periferiche.

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