Autori: ANGELO ANTONIO FALMI e ALBERTO MALOSSI
Curatore: ENRICO MARIA DAVOLI
Inaugurazione: VENERDì 7 MARZO ORE 17.00
Stazione Passante Porta Venezia-Milano V.le Regina Giovanna (ang. Corso Buenos Aires)
Con questa esposizione, Angelo Antonio Falmi e Alberto Malossi presentano i rispettivi punti di vista su un tema aperto, dai confini sfumati e indefinibili: la vita, le sue disseminazioni nel mondo, le forme che queste disseminazioni prendono. In questo senso, Animalia è un titolo emblematico.
In esso si condensa simbolicamente l’esistenza delle forme di vita non umane, gli animali appunto, ma non solo queste. L’etimo latino, che oggi tendiamo a identificare unicamente con le forme di vita meno evolute, riguarda invece in pieno anche gli esseri umani.
Quale sia la linea di demarcazione tra l’ “anima” (ovvero il principio vitale, il respiro) umana e quella degli animali, dove un mondo finisca e cominci l’altro, i due artisti non lo dicono o, meglio, sanno di non saperlo. Le loro opere si collocano a specchio le une delle altre, a partire da un comune sentire che, nelle rispettive cifre stilistiche, impone all’immagine un trattamento composito, caleidoscopico, texturizzato.
I dipinti di Malossi si potrebbero definire dei “ritratti” di animali, dove ogni forma di vita è collocata nel suo habitat naturale, come potrebbe accadere a un personaggio celebre nella sua casa o nel suo studio.
All’opposto, i dipinti di Falmi fanno affiorare le sembianze umane da una materia indistinta, fermentante, attraversata da correnti, che ha molto del caos primordiale, e quelle sembianze sembrano strizzare l’occhio alle ere geologiche e alle meccaniche evolutive, prendendosi gioco di ogni antropocentrismo.